Nella precedente lezione introduttiva abbiamo evidenziato il binomio biliardo geometrico-fisico al fine di interpretare e capire le traiettorie del tavolo verde.
Abbiamo preso in considerazione una semplice tipologia di tiro per comprendere come la sola geometria sia una componente insufficiente se non sostenuta dalla fisica.
Cerchiamo di evidenziare questo connubio introducendo una teoria fondamentale: la teoria dei Centri-Multipli.
Spesso, in passato, si è parlato di Centri-Multipli, ma non sempre questo sistema di riferimento ha ottenuto la giusta considerazione. Tentando di dare una spiegazione piuttosto esaustiva, seguiremo lo stesso percorso logico che ha caratterizzato i miei studi su questa splendida teoria.
la Teoria dei Centri-Multipli
Per Centro-Multiplo s’intende un punto virtuale esterno al biliardo, che mirato, è in grado di determinare una precisa traiettoria sul biliardo reale.
Quindi, applicando le opportune nozioni che apprenderemo in maniera graduale nel corso di queste lezioni, saremo capaci di ottenere determinati arrivi sul biliardo reale attraverso l’utilizzo del corretto Centro-Multiplo.
Il Centro-Multiplo fondamentale da cui nasce questa teoria è il punto speculare alla buca di arrivo.
Mirando senza effetto questo riferimento, da qualunque parte del biliardo, geometricamente si ottiene un arrivo nella zona di buca.
Il termine geometricamente, come è stato evidenziato nella scorsa lezione, non comporta però un riferimento valido ai fini della realizzazione pratica.
Infatti la fisica del biliardo influenza questo riferimento.
Un espediente per bilanciare geometria e fisica è di spostare tale Centro-Multiplo leggermente più in alto rispetto al classico speculare. Questa operazione permette (in parte) di compensare il naturale scivolamento fisico della biglia dopo l’impatto con la prima sponda.
Abbiamo così individuato il primo concreto punto di riferimento: il Centro-Multiplo Fittizio della buca.
il Centro-Multiplo della buca
L’altezza tra la linea di partenza e la linea di mira equivale all’altezza del triangolo A.
L’altezza virtuale del triangolo C è uguale anch’essa all’altezza del triangolo A (in quanto è il suo speculare ribaltato).
Pertanto prendendo come base la linea dei diamanti di partenza, l’altezza globale del Centro-Multiplo risulta il doppio rispetto a quella del punto di mira.
Questo rapporto di 2 a 1 tra le altezze determina una relazione matematica tra l’ampiezza della base globale di partenza e l’ampiezza della base di mira.
Infatti il Centro-Multiplo può essere raggiunto indirettamente, mirando un punto sulla sponda di mira che sia equivalente alla metà della base (globale) di partenza.
Nella figura2 l’ampiezza globale della base di partenza (rispetto al centro multiplo) equivale ad 8 diamanti, ed il punto di mira a 4 diamanti. Se avessimo spostato la partenza al 6° diamante avremmo dovuto mirare il 3°.
Quindi come le altezze, anche le basi devono rispettare il rapporto di 2 ad 1.
conclusioni
In questa lezione abbiamo chiarito il concetto di Centro-Multiplo ed individuato quello fondamentale della buca di arrivo.
Inoltre abbiamo evidenziato la corretta relazione matematica che in seguito utilizzeremo per ricavare una numerazione generale per le sponde di partenza e di mira.
FABIO MARGUTTI
|